foto di Giulia Maggì

di Pippo La Barba

 

La cantautrice Theresia Bothe si è esibita il tredici sera alla Biblioteca dei bambini e deiragazzi Le Balate nel cuore dell’Albergheria, quartiere degradato di Palermo.

Theresia è una cantante nata in Messico, ma attualmente vive in Svizzera, a Basilea.

Autrice capace di spaziare tra musica medioevale, barocca, classica, popolare e jazz, tonalità splendida, interprete raffinata, negli ultimi anni mette la sua voce unica a servizio di chi non può parlare, dei dimenticati del mondo, realizzando così un felice connubio tra arte e vita, tra creatività e impegno sociale.

Alle Balate ha sciorinato il suo repertorio di motivi latino – americani, che raccontano storie di gente che vive ai margini, presa dalla strada, quasi tutte tratte dalla sua recente esperienza in Guatemala, dove ha soggiornato alcuni mesi per conoscere e aiutare persone segnate dalla violenza (la tratta delle donne), dalla sofferenza e dalla solitudine.

 Anche nel concerto tenuto in città, ha inteso dare un contributo a una struttura di volontariato come la Biblioteca delle Balate devolvendo generosamente a essa l’incasso della serata.

La presenza di Theresia a Palermo nasce dalla sua grande ammirazione per Danilo Dolci, che a partire dagli anni cinquanta e sino alla morte dedicò la propria vita al riscatto della Sicilia dal giogo della mafia e dell’illegalità. E proprio a Palermo è attualmente ospite di Libera, figlia di Danilo, per musicare alcuni testi e poesie scritti dal grande sociologo triestino.

“Anch’io sono tra i volontari nel progetto della Biblioteca delle Balate – afferma Libera – dirigo un laboratorio musicale, e posso testimoniare quanto questi ragazzi, che vivono a volte situazioni familiari difficili, siano interessati alla musica. Per iniziarli uso il flauto dolce, strumento molto semplice ma anche efficace nel fare acquisire i primi elementi di conoscenza musicale”.

La responsabile della Biblioteca delle Balate Francesca Vassallo è soddisfatta dell’iniziativa e tiene a puntualizzare che la biblioteca, che dispone di 5000 volumi, è una struttura privata non finanziata che si avvale esclusivamente del lavoro di volontari.  “Il nostro scopo – ribadisce – è quello di fare uscire dall’isolamento tanti adolescenti mediante un percorso culturale incentrato sulla lettura e su altre attività formative. Siamo riusciti a realizzare un collegamento costante con le scuole della zona e ad assicurare alla biblioteca un orario giornaliero”.